SIGeRIS

Phœnix 5.0

Phœnix 5.0 è molto più di un modello: è il sistema strutturato e certificabile che aiuta le strutture sanitarie a ridurre gli eventi avversi, migliorare la sicurezza e proteggere operatori e pazienti.

Perché scegliere Phœnix 5.0

Gruppo di medici in una sala moderna e luminosa, discutono davanti a un tavolo con computer portatile e lastre radiografiche esposte su una lavagna

Ti guida passo dopo passo in un percorso di gestione del rischio su base scientifica.

È adattabile alla tua realtà, con livelli di approfondimento progressivi.

Ti permette di ottenere una certificazione riconosciuta a livello nazionale.

Aumenta la fiducia di pazienti, operatori e stakeholder.

Come funziona

Phœnix 5.0 si articola in diversi Livelli di requisiti modulari e incrementali,, che costruiscono un sistema di gestione del rischio solido e su misura:

Requisiti di Base:

introducono i vincoli metodologici, operativi e di governance del sistema per la gestione del rischio.

Primo Livello:

 considera la struttura nella sua interezza, trattando le specificità delle diverse aree funzionali.

Secondo Livello:

approfondisce ulteriormente le aree funzionali, consentendo una gestione del rischio più dettagliata.

Terzo Livello:

stabilisce i requisiti per il raggiungimento di una gestione del rischio tendente all’eccellenza.

La struttura in possesso di certificazione di Secondo o di Terzo Livello ha la possibilità di accedere a Requisiti Specialistici specifici per singole Unità Operative, Servizi o Organizzazioni.

I vantaggi di Phœnix 5.0

Riduzione del rischio

Miglioramento della compliance normativa

Riduzione dei costi assicurativi

Phœnix 5.0 prevede un processo certificativo in 4 fasi:

1. Verifica preliminare

analisi documentale e applicativa sui requisiti generali del Sistema.

2. Incontro con la Direzione Strategica

discussione sugli obiettivi, la trasmissione delle informazioni e la gestione del rischio.

3. Verifica sul
campo

esecuzione della “Fotografia del rischio” presso le Unità Operative e i servizi coinvolti.

4. Rilascio della Certificazione

conferimento della certificazione da parte dell’Organismo di Certificazione (OdC) dopo esito positivo delle verifiche.

La certificazione ha una validità di tre anni e prevede:

  • Audit annuali: verifiche sul campo per garantire il mantenimento dei requisiti di conformità.
  • Monitoraggio continuo: analisi di eventuali reclami o variazioni nelle condizioni operative.
  • Audit supplementari: verifiche straordinarie in caso di modifiche significative o segnalazioni.

L’utilizzo di Phœnix 5.0 è consentito esclusivamente previa autorizzazione del Comitato Esecutivo. La certificazione può essere rilasciata da Organismi di Certificazione accreditati ISO 17020 e 17021, preventivamente qualificati dal Comitato Esecutivo.

Infermiere specialista in sala operatoria, in piedi con camice sterile e mascherina, mentre altri membri del team medico lavorano sullo sfondo.

Certificazione

La nostra storia

Phœnix 5.0 non è solo un sistema: è il risultato di un lungo cammino, fatto di intuizioni, collaborazioni, sfide e innovazioni. Una storia vera, fatta di persone, passione e una visione chiara: rendere la sanità italiana più sicura, responsabile e orientata al valore umano.

2025
2024
2023
2022
2021
2020
2019
2018
2017
2016
2015
2014
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
Nuovo aggiornamento in arrivo
Diffusione e aggiornamenti; Modello per le Attività Sociosanitarie Residenziali
Phœnix 5.0 prosegue il suo percorso con l'ampliamento della rete di enti aderenti e la pubblicazione di nuove linee guida. Il Comitato Tecnico Scientifico continua a coordinarne l'aggiornamento e l'evoluzione metodologica. Viene sviluppato il modello dedicato alle Attività Sociosanitarie Residenziali, Phoenix A.S.R.
Lancio di Phœnix 5.0
Nasce Phœnix 5.0, sistema evoluto, modulare e certificabile, progettato per strutture sanitarie pubbliche e private. L'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige è la prima in Italia a ottenere la certificazione del requisito base.
Modello per la sanità militare
Viene sviluppato il modello dedicato alla sanità militare, Phœnix S.M., in collaborazione con il Ministero della Difesa. Nel dicembre 2022 l'AORN Moscati ottiene la certificazione di eccellenza per due Unità Operative.
Ripresa delle attività
Riprendono le attività con l'ASL di Frosinone e le RSA marchigiane del Gruppo Zaffiro. Nel gruppo di lavoro entra il Dott. Matteo Migliorini, esperto nazionale di gestione del rischio sanitario.
Adattamento alla pandemia
Prima della pandemia, iniziano i lavori di applicazione del modello all'ASL Napoli 3 Sud. Nel luglio viene presentata la versione aggiornata 2.0 del modello italiano.
Evoluzione del modello
Il modello trova una nuova sede operativa nella Luiss Business School e il Comitato Tecnico si amplia. Il 5 aprile viene pubblicato il "Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità".
Pubblicazione e certificazioni
LUISS University Press pubblica il volume "Modello Sistemico 3.0", a cura di Stefano Maria Mezzopera. Il Policlinico Tor Vergata ottiene la certificazione, mentre termina la collaborazione con Federsanità ANCI.
Nuove collaborazioni
Iniziano nuove collaborazioni con il Fatebenefratelli di Roma e Villa Betania di Napoli. Viene istituito formalmente il Comitato Tecnico Scientifico, a supporto dell'evoluzione del modello.
Risultati tangibili
L'AORN Moscati registra un risparmio del 20% sul premio assicurativo, a seguito dei risultati ottenuti con l'applicazione del modello. Il sistema viene adottato anche da Fondazione Don Gnocchi, ACISMOM e AO Mater Domini, e nasce l'edizione 2.0.
Formazione accademica
Viene istituito un corso post-universitario presso la Luiss Business School, dedicato all'approfondimento del modello. Nello stesso anno viene introdotto il II livello del sistema, presentato al Ministero della Salute.
Riconoscimento istituzionale
Il modello viene presentato ufficialmente al Ministero della Salute e ridenominato "Modello Sistemico per la Gestione del Rischio". L'AORN Moscati ottiene la prima certificazione di conformità, marcando una tappa importante nel percorso evolutivo.
Sperimentazione regionale
L'ASL di Bari avvia l'implementazione del modello grazie alla collaborazione con il Dott. Domenico Lagreca. Con AGENAS inizia una sperimentazione estesa all'intera Regione Molise, con validazione a livello nazionale.
Nuove implementazioni
Il modello viene applicato presso l'ASL di Sondrio, l'AO Marche Nord e l'AO di Chieti. Le esperienze raccolte contribuiscono al rafforzamento della struttura metodologica.
Applicazione in Campania
L'Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento adotta il modello come strumento di lavoro per la gestione del rischio. La diffusione del sistema prosegue in Campania, consolidando l'approccio nelle regioni del Sud.
Consolidamento metodologico
La sperimentazione si estende a nuove regioni, tra cui Calabria, Sardegna, Lazio e nuovamente Marche e Lombardia. Entra nel gruppo il Dott. Massimo Dutto, portando competenze specifiche su qualità e certificazione.
Espansione territoriale
Il modello continua a diffondersi, con nuove attività in Lombardia, Trentino, Umbria e Abruzzo. Viene consolidata la metodologia operativa attraverso interventi sul campo in contesti diversificati.
Prime certificazioni
All'Ospedale di Desenzano del Garda viene rilasciata la prima certificazione RINA secondo i requisiti del documento tecnico. Nasce anche il primo gruppo di Facilitatori aziendali, esperienza che sarà replicata in numerose realtà sanitarie.
Formalizzazione del modello
L’incontro con Enzo Chilelli, allora DG di Federsanità Anci, porta alla definizione del “Documento tecnico Federsanità Anci per la gestione del rischio in sanità”. Il modello si struttura come riferimento per le aziende sanitarie italiane.
Nasce Ingegneria del Rischio (IdR)
L'incontro con l'ing. Marcello Bottazzi porta alla creazione di IdR – Ingegneria del Rischio, in collaborazione con AON e RINA. Viene redatta la prima versione del Documento tecnico, sperimentata presso ASUR Marche e l'Ospedale Gaslini di Genova.
L’idea iniziale
Da un gruppo di lavoro di Servizi Assicurativi SRL nasce l’idea di un sistema per la gestione del rischio in sanità, promossa da Stefano Maria Mezzopera con la collaborazione di Enrico Carsetti.

Gli autori del sistema

Ritratto di Stefano Maria Mezzopera
Stefano Maria Mezzopera

Vicepresidente di SIGeRIS. Esperto di gestione del rischio in sanità, formatore ed insegnante.

Ritratto di Andrea Minarini
Andrea Minarini

Presidente di SIGeRIS. Specialista in medicina legale e medicina interna, già risk manager dell’AUSL di Bologna.

Enrico Carsetti

Esperto di sistemi per la gestione della qualità e del rischio sanitario.

Facilitatori Aziendali per la
Gestione del Rischio e sicurezza delle Cure

Membri del comitato tecnico scientifico

Nicolò Maria Acone

UGR AORN S.Giuseppe Moscati Avellino

Carmen Angioletti

Healthcare Manager EY. Ph.D. in Health Science, Technology and Management

Vincenzo Arbucci

Saggio Gestore del rischio in sanità

Antonio Battimelli

Presidente CDA Datagraf Servizi

Alessandro Beux

SSD Tecnologie sanitarie e HTA dell’AOU Città della salute e della scienza di Torino presso Direzione Sanitaria del Presidio OIRM

Elvira Bianco
Direttore Generale AOU Federico II Napoli
Barbara Bonamassa

Gestore del rischio AORN S.Giuseppe – Moscati Avellino

Carlo Bonzano

Ordinario di procedura penale

Danilo Bordini
CEO Viraschutz
Marcello Bottazzi

AIBA

Callisto Marco Bravi

Direttore Generale AOUI Verona

Velia Bruno

Direttrice Centro Nazionale Clinical  Governace Istituto Superiore di Sanità

Antimo Bruno
Ingegnere Elettronico – Esperto di valutazione del rischio in sistemi safetycritical e mission-critical – Direttore dell’Ingegneria di NEAT Srl e Presidente di Arakne Srl.
Teresa Calandra
Matilde Carlucci

Direttrice Sanitaria Ospedali Riuniti Verona

Michele Caporossi
Manager pubblico. Gia direttore generale Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Enrico Carsetti

Esperto di gestione del rischio

Gianpaolo Catalano

Associazione Italiana Ingegneria Clinica

Enzo Chilelli
Presidente Comitato Scientifico Welfair e B-SANITA’
Carlo Coletta

Esperto di riassicurazione

Paolo Cremonesi

Direttore Dipartimento Medicina e Chirurgia d’Urgenza Ospedali Galliera Genova

Daniele De Feo

Federazione nazionale ordine TSRM

Marinella D'Innocenzo
Esperta in organizzazione sanitaria e Sviluppo Aziendale, Presidente Associazione “L’Altra Sanità”
Massimo Dutto

CEO ACS

Fabrizio Fasani

egida

Maurizio Ferrante

Gestore del rischio ASL Roma 6

Maria Chiara Ferrarese
Direttrice Generale CSQA
Gianfranco Finzi

Presidente AMDO

Christian Franchi

Gestore del rischio ASL Roma 6

Alessandro Ghirardini

Esperto di gestione del rischio (AGENAS)

Ilaria Guarciariello

UGR AORN S.Giuseppe Moscati Avellino

Riccardo Guarducci

Ammiraglio già Ispettore Sanità della Marina Militare

Ranieri Guerra

Accademia Nazionale di Medicina già Direttore Generale Aggiunto OMS

Christian Kofler

Direttore Generale ASDAA

Vincenzo La Regina

Direttore Sanitario ASL Roma 6

Cristina Magnocavallo
Consigliera comitato centrale FNOPI
Caterina Manca

Presidente Consiglio Comunale Bologna

Monia Mancini

Avvocato referente di Cittadinanza Attiva

Francesco Marchitelli

Commissario Straordinario ASL Roma 6

Maria Marsella

Risk Manager Certificato Pediatra

Paolo Messina

Ammiraglio già Ispettore Sanità della Marina Militare

Stefano Maria Mezzopera

Esperto di gestione del rishio, Insegnante e Formatore

Andrea Minarini

Specialista in medicina legale e medicina interna – Già Gestore del Rischio AUSL Bologna

Gabriella Napolano

Avvocato esperto di assicurazione

Andrea Nappi

Cardiochirurgo AORN S. Giuseppe Moscati Avellino

Oliver Neeb

Gestore del Rischio ASDAA

Vera Noto

Referente progetti welfare culturale SIGERIS

Elisabetta Pagani
Direttore UOC Microbiologia Bolzano
Vincenza Palermo

Presidente Comlas

Ombretta Pasotti

Direttore Generale Ospedale Cattolico S. Giuseppe Moscati – Yamoussoukro, Costa d’Avorio

Barbara Passini

Risk manager Policlinico di Roma Tor Vergata

Renato Pizzuti

Direttore Generale AORN S.Giuseppe Moscati Avellino

Giorgio Giulio Santonocito

Diretto Generale AOU messina

Francesco Sasso

rsa Storelli bisceglie

Ivan Satriano

Safety&Compliance Monitoring Manager ADR

Federica Scaggiante

Patologia clinica Bressanone

Domenico Scopelliti

Chirurgo maxillo e Vicepresidente Smile House

Annarita Soldo

Medico di Medicina Generale

Lorenzo Terranova

Confindustria dispositivi medici

Sonia Tozzi

microbiologia Verona

Christina Troi

Patologia Clinica Bressanon

Maria Gina Vescia
Operation Manager presso Asl di Rieti
Josef Wildmann

Direttore sanitario ASDA

Florian Zerzer

Già Direttore Generale ASDAA

Gruppo di medici in una sala moderna e luminosa, discutono davanti a un tavolo con computer portatile e lastre radiografiche esposte su una lavagna

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Il Comitato Tecnico Scientifico monitora l’andamento del Sistema tramite spunti dai fruitori dello stesso, dalle normative e dalle attività successive alla sua pubblicazione. Si riunisce una volta l’anno per mettere a terra gli aggiornamenti da attuare, ed è coordinato da un Comitato Esecutivo.

COMITATO ESECUTIVO

 È l’organo operativo responsabile della gestione del Sistema, con funzioni di coordinamento e supervisione. Tra i suoi compiti principali rientrano:

  • Esaminare le proposte di modifica e integrazione da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico;
  • Valutare le candidature per l’ingresso di nuovi membri nel Comitato Tecnico Scientifico;
  • Analizzare eventuali richieste provenienti da enti terzi;
  • Selezionare l’organismo (o gli organismi) di certificazione di terza parte accreditato e verificarne a campione l’attività;
  • Coordinare e organizzare le attività del Comitato Tecnico Scientifico;
  • Deliberare sull’eventuale esclusione dei membri del Comitato Tecnico Scientifico.

Fanno parte in modo permanente di questo Comitato i tre autori del modello Phœnix 5.0, affiancati da due membri a mandato temporaneo nominati dal Comitato Tecnico Scientifico.

I comitati

CASI DI SUCCESSO

L’evoluzione concreta del modello italiano di gestione del rischio in sanità  

SIGeRIS promuove e applica un modello sistemico nato sul campo, evolutosi negli anni fino alla sua forma attuale: Phœnix 5.0.
Phœnix 5.0 introduce un sistema di indicatori personalizzati per struttura, utilizzati per:

  • Analisi preventiva dei rischi
  • Verifica dell’efficacia degli interventi
  • Miglioramento continuo
  • Certificazione da enti terzi (come CSQA)  

Phœnix 5.0 non è solo una versione aggiornata: è una piattaforma metodologica e organizzativa che consente alle strutture sanitarie di fotografare il rischio, strutturare indicatori di processo, monitorare l’efficacia degli interventi e dimostrare oggettivamente i miglioramenti ottenuti. Grazie alla sua standardizzazione, alla versatilità e alla capacità di adattarsi alle diverse strutture, Phœnix 5.0 è oggi riconosciuto a livello istituzionale, assicurativo e scientifico. 

Desenzano del Garda – L’origine del percorso (2007)

Nel 2007, presso l’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, nasce il primo nucleo operativo del modello oggi confluito in Phœnix 5.0. È il punto di partenza della sperimentazione sul campo della gestione integrata del rischio. 

Regione Molise – La prima sperimentazione su scala regionale (2012)

Nel 2012 la Regione Molise avvia con AGENAS la prima applicazione completa e sistemica del modello su scala regionale.
È il primo vero laboratorio istituzionale da cui nasceranno le logiche di costruzione, adattamento e monitoraggio oggi codificate in Phœnix 5.0.  

Ministero della Salute – Presentazione ufficiale (2014) 

Il 13 marzo 2014 il modello viene presentato presso l’Auditorium del Ministero della Salute con l’obiettivo di proporre un approccio nazionale replicabile.
Questo passaggio segna il riconoscimento istituzionale del metodo e prelude alla sua evoluzione in standard operativo certificabile (oggi Phœnix 5.0).

AO Moscati di Avellino – Il primo esempio di sistema certificato

Tra il 2013 e il 2016 l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati applica sistematicamente il modello e ottiene la prima certificazione nazionale.
Risultati raggiunti:

  • Sinistri ridotti da 42 a 15 in due anni
  • Certificazione Federsanità-ANCI e Agenas
  • 20% di risparmio sui costi assicurativi
  • Superamento audit di II e III livello con non conformità lievi

Questa esperienza è stata fondamentale nella progettazione degli standard e delle logiche di conformità oggi adottate da Phœnix 5.0.

Azienda Sanitaria dell’Alto Adige – Il valore assicurativo di Phœnix (2023 ad oggi

La gara pubblica del 2023 richiede la certificazione secondo Phœnix 5.0.
Esiti significativi:

  • 4 compagnie assicurative hanno partecipato
  • 2 offerte senza franchigia né SIR (copertura dal primo centesimo)
    Questo dimostra che Phœnix 5.0 modifica la percezione del rischio anche da parte del mercato assicurativo abbattendo i costi grazie all’efficacia organizzativa.
  • Nei scorsi giorni è stata rinnovatoa la polizza per altri tre anni a pari costo.

IRCCS di Neuroscienze di Bologna – Certificazione avanzata (2024)

Il 12 febbraio 2024 l’IRCCS riceve la certificazione per i criteri avanzati di Phœnix 5.0.
È una delle prime strutture ad alta specializzazione a validare formalmente il sistema, a conferma della scalabilità di Phœnix 5.0 in contesti clinici e scientifici di alto profilo.  

Diffusione e risultati documentati

OSPEDALI
0
RSA
0
gruppi di facilitatori
0
Fotografia del rischio
0
edizioni del Master
0

Per maggiori informazioni o appuntamenti

Responsabile Organizzazione e Logistica
vnoto@phoenixgrs.it
Coordinatore esecutivo
smezzopera@phoenixgrs.it
Presidente del comitato tecnico scientifico
aminarini@phoenixgrs.it 
Segreteria info@sigeris.net